sabato 30 luglio 2011

Report 2011/60

Domani purtroppo mi tocca saltare l'ultimo appuntamento con i ragazzi Flam prima della pausa estiva, stasera mi aspetta la classica cena di mezza estate dall'amico Manuel, da dove è molto difficile tornare a casa in condizioni decenti :-)
Stamattina però ero fortunatamente libero e sono riuscito a recuperare l'uscita di domani con una scappatella in Maddalena in compagnia del grande Roby e della sua Pinarello, che ieri sera ho incrociato e convinto ad uscire.
Niente di particolare da segnalare, saliamo discretamente bene e negli ultimi kilometri, quando Roby mi lascia, incontro pure Lodovico che mi scorta fedelmente fino in cima.
Al ritorno si forma un bel gruppettino di bassaioli che, pedalando di gran lena, mi porta a casa in perfetto orario per riprendermi e prepararmi ad un pomeriggio di duro lavoro :-(

domenica 24 luglio 2011

Report 2011/59

Siamo in piena estate, eppure in questi ultimi giorni sembra di essere ancora a Marzo o Aprile: vento e pioggia infatti la stanno facendo da padrone.
Saltato per problemi vari l'appuntamento con la Casartelli, oggi sarebbe stata l'occasione buona per provare la salita del Tesio che era in programma con i ragazzi della Flam.
Al risveglio però il meteo non è dalla nostra parte: il cielo è infatti pieno di nuovoloni e le strade tutte bagnate.
Decidiamo di temporeggiare un po' per vedere se le condizioni climatiche migliorano e verso le 8.30 ci troviamo in strada.
A sfidare il maltempo siamo in 4: io, Luciano, Massimo e Vincenzo, e pedalando verso Brescia decidiamo di fare una scappatella in Maddalena, anche se i neri nuvoloni sembrano concentrarsi proprio sulla vetta del monte cittadino.
Comincio al salita meglio del solito, oggi a differenza di domenica scorsa le gambe sembrano girare bene, e con Massimo proseguo di buon passo mentre mi racconta delle sue ferie appena concluse.
Verso metà salita però iniziano le prime gocce di pioggia, proseguiamo un po' ma ad un certo punto decidiamo di girarci per raggiungere gli altri e decidere cosa fare.
Io e l'instancabile Luciano decidiamo di provare a continuare la salita, non ci piace l'idea di non arrivare in cima, mentre Vincenzo e Massimo preferiscono bagnarsi il meno possibile e continuano la discesa.
Dopo gli ultimi km ed una brevissima sosta mi "lancio" in discesa: dire che andavo piano è un eufemismo, già la discesa non è il mio forte, con la pioggia poi... Senza contare il freddo che ho patito, tremavo e battevo i denti in continuazione, le dita delle mani erano quasi paralizzate e facevo pure fatica a frenare...
Mi riunisco con Luciano e ci facciamo tutto il ritorno sotto l'acqua di gran lena: inutile dire che a Manerbio non sembrava nemmeno aver piovuto!
Alla fine nonostante acqua e freddo son contento della mattinata: pedalare sotto la pioggia non è mai piacevole, ma visto che fa parte dei rischi di questo sport almeno mi son fatto un po' d'esperienza "Belga" :-)

domenica 17 luglio 2011

Report 2011/58

Dopo una pessima settimana lavorativa oggi sarebbe stato il giorno giusto per restare nel letto a recuperare dalla stanchezza: io naturalmente non do ascolto ai segnali del mio corpo e parto.
A Bagnolo si forma il gruppetto definitivo: io, Luciano e Claudio da Manerbio, Francesco, Vincenzo e Luigi (che però ci accompagnerà solo fino a Brescia) da Cignano, ed il grande Omar da Leno.
Lungo la strada mi accorgo subito che non è una buona mattinata: gambe durissime, fiato corto e battiti che salgono al minimo sforzo...
La salita a Lodrino la affronto ad andatura veramente "tranquilla", ma viste le mie condizioni mi sembrava di essere ad una cronoscalata...
In cima ci ricompattiamo e ci lanciamo in discesa verso la Valsabbia ed a Casto ecco un'altra sorpresa: spinti dai consigli di Vincenzo decidiamo di evitare lo strappetto di Preseglie prendendo la scorciatoia che passa dalla Madonna della Neve e Bione, che accorcerà pure il nostro tragitto ma con qualche kilometro quasi costantemente al 12/13%!!!
Me la faccio tutta con Omar senza uccidermi ed in cima mi sento finalmente un po' meglio e pronto ad affrontare le Coste da Odolo, ultimo ostacolo della giornata.
Durante la discesa il gruppo si sfalda un po' e quando arrivo in cima alle Coste con Omar non sappiamo bene se proseguire verso quelli che sono avanti od aspettare quelli dietro, così ci fermiamo un attimo al bar e ci passano tutti :-)
Ci mettiamo all'inseguimento in discesa ed a Caino ritroviamo tutti, con in più Roby, Vincenzo e Fausto, che sapendo il giro che avevamo in programma ci hanno aspettato sulle Coste per scortarci fino a casa.
Il ritorno è come al solito una formalità, qualcuno che strappa ed io che mi posso concedere anche di tirare un po' :-)
Totale della giornata 125km con 1200mt di dislivello circa, sperando che dai prossimi giorni finisca questo periodo di "caldazza" così da poter uscire un po' più volentieri anche durante la settimana.

domenica 10 luglio 2011

Report 2011/57

Oggi finalmente si torna con Claudio sul lago d'Iseo, dove eravamo già stati nell'ormai lontano 2008, e l'occasione ce la procurano ancora una volta gli amici del Boffalorabike, che avevo già conosciuto durante la pedalata a Castellania.
Come ormai è consuetudine il grande Omar è presente (ormai non lo ferma più nessuno!), ed all'ultimo momento si unisce a noi anche Massimo.
Arriviamo a pelo con l'orario d'appuntamento, il bellissimo agriturismo scelto dai ragazzi non è stato facilissimo da trovare, carichiamo le bici e altro sui furgoni e raggiungiamo il campo sportivo per la partenza.
Io naturalmente lascio in macchina occhiali e tutta la roba per la doccia, cosa che mi procurerà alla fine i miei classici 5 minuti di sclero, su cui stendiamo un velo pietoso...
Foto di rito e si parte.Costeggiamo la sponda bergamasca del lago fino a Riva di Solto ad andatura tranquilla, con il furgone guidato da Fausto che ci scorta come una vera ammiraglia, ma appena la salita inizia il presidente Enzo non riesce nemmeno a dare il via alle danze che Claudio, Pasquale ed il buon Rossi sono già metri avanti.
Come al solito ci provo: tento di tenere le ruote di Claudio il più possibile, ma il tratto duro sembra non finire mai ed alla fine mi tocca calare l'andatura per non scoppiare del tutto.
Riprendo un po' fiato e vedo prima Massimo e poi Omar che si avvicinano: tiro fuori le ultime forze e cerco di tenere un passo decente che mi consenta di arrivare in cima.
Dopo una breve sosta proseguiamo fino al lago di Endine, che costeggiamo fino a riportarci verso Lovere ed il lago d'Iseo.
Pedalando mi sale il ricordo della Bruttissima galleria che ci aspetta a Marone: un paio di km in salita completamente al buio con le macchine che ti fanno il pelo ad ogni passaggio... un vero incubo!
Spero con tutto il cuore che la ciclabile Vello-Toline sia aperta, o almeno percorribile: i miei desideri vengono esauditi, infatti nonostante l'entrata "abusiva" la ciclabile si rivela ben tenuta, peccato però che un sasso mi causi la seconda foratura della storia della Kharma (entrambe con i ragazzi del Boffalorabike).Tutti si offrono di prestarmi soccorso, ma alla fine è Omar a far uscire il meccanico che è in lui ed a sistemarmi la ruota :-)
Ripartiamo e di buona lena raggiungiamo di nuovo Sarnico, dove dopo una doccia rigenerante ci concediamo un pranzetto squisito all'agriturismo Cascina Oglio, un'altra ottima scoperta dei ragazzi del Ticino.Anche oggi un bellissimo giro con dei cari amici ed un gruppo veramente simpatico e disponibile: sono sicuro che incrocerò ancora le pedivelle con i ragazzi del Boffalorabike!

sabato 9 luglio 2011

Report 2011/56

Al lavoro le sorprese non finiscono mai: all'ultimo momento mi ritrovo con il sabato mattina libero e decido di farmi un'uscita tranquilla (anche perché devo comunque essere a casa presto), ma in tarda serata sento Ermes e ci mettiamo d'accordo per una scappata sulle Coste.
Parto alle 7 per il classico appuntamento a Bagnolo per il caffè di rito, ammiro la nuova Bianchi Infinito di Ermes, bellissima e pronta al primo vero test in salita.
Arriviamo a Brescia con calma facendo due chiacchiere ed a Nave attacchiamo la salita: parto subito con l'idea di tenere il passo di Ermes per non "spaccarmi" (domani appuntamento con il Boffalorabike sul Lago d'Iseo) ma subito mi rendo conto che il buon bianchista ci sta dando dentro!
Raggiungiamo Caino in un batter d'occhio grazie al passo di Ermes e ci rifocilliamo al nuovo distributore d'acqua pubblica presente sulla strada.
Proseguiamo verso la cima in tranquillità, mi concedo solo un'accelerata nell'ultimo kilometro prima della sosta al bar/ristorante.
Durante la discesa mi concedo anche qualche "libertà" nei rettilinei, mentre nei tornanti faccio sempre fatica... :-(
Ad andatura sostenuta ritorniamo a Bagnolo, e visto che siamo in anticipo con i tempi decidiamo di concederci anche il birrozzo conclusivo, con immancabile bis :-)
Torno in tempo perfetto per andare a lavoro, felice di aver scaldato la gamba per domani e di aver pedalato nuovamente con un gran compagno di avventure!

domenica 3 luglio 2011

Report 2011/55

Eccoci giunti finalmente all'appuntamento più atteso dell'anno, il Sellaronda!
Il sabato sento i miei amici che sono già sul posto e le notizie non son delle più buone: temperature rigidissime, Massimo nel pomeriggio sul Fedaia ha visto pure un paio di fiocchi di neve!
Aumento quindi la dimensione dei bagagli aggiungendo anche tutto il mio abbigliamento invernale, non si sa mai...
A metà pomeriggio passo a prendere Omar e partiamo verso Pozza di Fassa, dove alloggeremo; Claudio purtroppo ha dovuto disdire all'ultimo a causa di problemi con il ritorno della sua avventura a due ruote, si sarà perso le Dolomiti ma in compenso ha calcato tutte le strade celebri delle classiche del Nord durante la sua Parigi-Amsterdam!
Il viaggio prosegue tranquillamente senza intoppi, raggiungiamo l'hotel poco dopo le 19, ci sistemiamo ed andiamo a Canazei a mangiare; dopo cena una birretta veloce con Massimo, Tiziano e le loro adorabili compagne e siamo pronti ad andare a letto.
La domenica mattina apriamo le finestre e la situazione sembra più rosea del previsto: fa fresco, ma non il gelo che era previsto.
Il mio abbigliamento è stato alla fine il seguente: divisa estiva, manicotti, smanicato e mantellina, con guanti pesanti di scorta nel portaoggetti; la scelta si è rivelata ottima, in salita si stava bene con l'estivo e mi rivestivo in cima ai passi per affrontare le discese.
La colazione all'hotel è fissata per le 7.30, perdo così quindi la possibilità di incontrare i miei soci Flam che partivano alle 8 da Capitello.
Raggiungiamo quindi con calma e senza fretta Massimo a Capitello di Fassa, dove arrivano anche Tiziano e Fausto con la sua allegra combriccola.
Ci fermiamo pure per un caffettino a Canazei e cominciamo ufficialmente il Sellaronda che son quasi le 10.
Cominciamo con calma la salita del Pordoi dalle pendenze tranquille e costanti, la prima parte la deve affrontare solo chi parte da Canazei, ed infatti quando arriviamo al bivio Sella troviamo un'infinità di persone: ora siamo nel tratto comune a tutti, e si vede!Arrivo in cima con estrema calma, cercando di gustarmi al meglio i fantastici panorami che si aprono sulle imponenti Dolomiti e scattando foto a ripetizione.
In cima ci ricompattiamo e facciamo la foto di rito, pronti a lanciarci in discesa verso Arabba.Il Campolongo è il passo più breve e facile di tutti, e così vola via in un attimo anche se dopo la discesa perdiamo di vista Fausto ed i suoi amici: è stato un piacerone pedalare per qualche kilometro a fianco di un vero "uomo rando"!Dopo la discesa raggiungiamo Corvara, dove comincia il Gardena, che fatto in questo senso diventa una vera salita di 9 km della pendenze discrete.
Il paesaggio qui però ripaga tutto lo sforzo: probabilmente insieme al Sella è la salita del Sellaronda che offre gli scorci di paesaggio più suggestivi.In cima ci concediamo pure un panino veloce e ci raffreddiamo un po', qui infatti il vento era veramente forte e freddo.
Sul Gardena facciamo però anche un piacevolissimo incontro: mentre siamo in fila per farci la foto di rito ecco infatti apparire il Niko e la sua squadra!Dopo i festeggiamenti ed i saluti ci tuffiamo in discesa fino a Plan de Gralba, dove comincia la nostra ultima salita: il Passo Sella.
Qui inizio un po' a patire l'altitudine ed a sentire veramente il respiro affannoso, ma raggiungo comunque degnamente la cima che sancisce la fine delle nostre piacevoli sofferenze.Ci lanciamo in discesa verso Canazei proprio al limite dell'orario, ed infatti troviamo un po' di traffico negli ultimi km.
A Canazei salutiamo Tiziano e Chiara e proseguiamo verso l'hotel, concedendoci pure 10 mt di Gardeccia, che visto dalla strada principale fa davvero impressione :-)
All'hotel purtroppo il proprietario non si era dimostrato proprio un maestro di disponibilità e così io ed Omar non possiamo farci la doccia: rimediamo concedendoci una lavata all'aperto nella tipica fontanella ghiacciata di montagna che ci fa riprendere per il viaggio di ritorno.
Anche il viaggio di ritorno procede senza intoppi, grazie anche ad Omar ed alla sua profonda conoscenza della rete stradale: arrivo a casa verso le 21 stanco ma felicissimo, sicuro che il Sellaronda diventerà uno dei miei appuntamenti fissi delle prossime estati...