mercoledì 20 giugno 2012

Report 2012/57

Torno a scrivere dopo quasi due mesi, coincisi con una forma davvero pessima che oggi credo abbia raggiunto il suo apice... :-(
Settimana di ferie per permettermi nel fine settimana di partecipare al SellaRonda con Claudio (il grande assente dell'anno scorso) ed i miei amici di Cignano.
Ieri decido di fare un giretto con qualche salita più del solito, tanto per avere un idea delle sofferenze che dovrò patire domenica, e la mia scelta è caduta sul giro della Valvestino: era in previsione con i ragazzi di Cignano, ma a causa di maltempo e contrattempi lo abbiamo dovuto saltare.
Parto da Villanuova poco prima delle 14, fa caldissimo e già durante la discesa dei Tormini capisco che c'è qualcosa che non va: appena pedalo, anche senza spingere, mi fanno male le gambe... e sono in discesa!
A metà Navazzo sto già soffrendo le pene dell'inferno, il cuore non raggiunge quasi il fondo medio e fatico come ad essere a tutta... inizio a pensare di tornare indietro e fare il giro in una giornata migliore... raggiungo la cima e mi rifocillo al bar.
Decido di proseguire almeno fino alla diga e di tentare di salire a Capovalle, vedendo man mano il da farsi.
Scollino a Capovalle sudando quattro completi, mi lancio in discesa ed a Idro faccio un'altra pausa al classico bar.
Ormai il più grosso l'ho fatto, quindi salgo alla meglio a Preseglie e mi avvio verso Odolo per affrontare le Coste.
Già durante il tratto in pianura capisco di non averne più, non vado proprio avanti, e inizio la salita in balia delle allucinazioni mistiche... ad un tratto mi sembra di vedere pure San Giuseppe che scende in bici, strizzo gli occhi e mi accorgo che invece è Sarabeppe, un caro amico del forum, che comunque per me diventa santo quando decide di girarsi e farmi compagnia fino in cima e poi alla macchina, alleviando con la sua compagnia le mie ultime fatiche.
A Villanuova ci salutiamo e lui prosegue verso Prandaglio e poi chissà che altro... :-)
Io mi rigenero un poco, carico la bici e mesto mesto me ne torno a casa, pensando che domenica sulle Dolomiti ci sarà ancora tanto tanto da soffrire... :-(