domenica 19 giugno 2011

Report 2011/51

Oggi per la consueta uscita domenicale con i ragazzi Flam si è aggiunto a noi un ospite d'onore: in questi giorni ho infatti convinto Omar ad unirsi a noi per la trasferta a Pezzoro, un discreto allenamento in vista del Sellaronda che ci attende tra un paio di settimane.
Parto alle 7 con Luciano da casa e al luogo di ritrovo pian piano arrivano tutti: Claudio ci raggiunge poco dopo, Luigi, Floriano, Roberto, Vincenzo e Renato arrivano da Cignano ed a Bagnolo raccogliamo Massimo, l'altro Vincenzo e Omar.
Fino a Brescia proseguiamo di buon passo, calando un po' dopo la città lungo il falsopiano che ci porta in Val Trompia.
A Lavone comincia la salita: i primi due kilometri sono abbastanza tranquilli, ma dopo l'attraversamento di un ponticello le pendenze salgono prepotentemente non scendendo mai sotto il 10% per un altro paio di km; dopo questo tratto duro tratti pedalabili si alternano ad altre brevi rampette che ci fanno raggiungere finalmente l'abitato di Pezzoro, dove come al solito scollino per primo... tra gli scarsi :-)
Nel paese ci aspetta Sergio, un amico di Floriano che ci invita a casa per offrirci un delizioso pane col salame ed un bicchierino di rosso.
Dopo una bella chiacchierata e due risate, ringraziamo Sergio e ci rimettiamo in marcia verso casa: dopo la brutta discesa (che affrontiamo tutti con prudenza) comincia il tratto da me più temuto.
La strada che porta a Brescia è in leggera discesa ed invoglia a spingere, ma tutte le volte che la affrontiamo c'è vento ed è un impresa tenere le ruote: anche questa volta infatti il gruppo si sgretola e ci ricompattiamo solo alle porte della città.
Qui decido di accettare la malsana idea di Claudio e Luciano, che a casa di Sergio mi avevano proposto di andare a farci anche la Maddalena al ritorno, in vista dell'uscita di domenica prossima al Baremone, a cui però non sono ancora sicuro di partecipare.
La salita è una lunga sofferenza, e nonostante il tempo finale di 52 minuti (poco superiore al mio tempo record) salgo con i battiti a mille e in preda a crisi mistiche.
In cima sosta obbligatoria alla fontanella dove getto la testa sotto l'acqua per riprendermi prima di affrontare la discesa.
Il ritorno procede invece bene, sempre sui 35 km/h, e mi permetto anche di dare un paio di cambi.
Arrivo a casa con ben 142 km e 1600 mt abbondanti di dislivello, un ottimo allenamento direi, in vista delle Dolomiti...

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