Parecchi miei soci pedalatori quest'anno parteciperanno i primi di settembre alla GF Colnago, ed anche il caro amico Claudio è tentato: decido così di organizzare un giro di prova sul percorso medio per vedere un po' cosa ci aspetterebbe e per vedere se le tante critiche al percorso che ho letto sono motivate o meno...
Ci incontriamo con Massimo e Fausto a Piacenza, usciamo dalla città ed al primo posto buono fuori dalla tangenziale parcheggiamo le macchine e ci prepariamo.
Nei primi km incontriamo subito Stefano, un pedalatore locale simpatico e disponibile, che decide di aggregarsi a noi e di farci da guida lungo il percorso.
L'andatura si fa da subito sostenuta, sempre intorno ai 35 km/h, ed i falsopiani prima di arrivare a San Gabriele si fan sentire nelle gambe.Attacchiamo la salita al Passo Caldarola decidendo di fare la strada che sarebbe prevista per l'edizione 2011 della granfondo, quella cioè che evita il passaggio da Vidiano passando invece per Casa Zucconi: la salita è estremamente irregolare, rampe al 12/13% si alternano a tratti in cui è possibile riprendere fiato, mentre le belle vedute sulle vaste valli sottostanti compensano a dovere gli sforzi fatti per arrivare in cima.Lunga discesa in cui prestare attenzione a causa dell'asfalto e dei numerosi tratti accidentati e dopo pochi km raggiungiamo Perino, dove comincia la salita al Passo Cerro: anche qua è un'alternanza di tratti ripidi ad altri meno, ma nel complesso più regolare della precedente, infatti una volta trovato il mio passo raggiungo la cima senza troppe sofferenze.
Al termine della discesa salutiamo Stefano che ringraziamo per averci fatto da guida e dopo una sosta rigenerante al bar ci mettiamo a pedalare di gran lena fino a Ponte dell'Olio, dove incontriamo la nostra ultima ma tosta asperità, lo strappetto di Bagnolo: poco più di un km al 12/13% costante, che decido di affrontare con calma per tenermi un po' di energie per il ritorno.
Dandoci cambi regolari raggiungiamo le macchine e dopo due battute ci salutiamo dandoci appuntamento per qualche altro bel giretto futuro.
In conclusione il giro è stato veramente bello e discretamente impegnativo, unica pecca le strade, soprattutto il tratto iniziale prima di iniziare la salita al Caldarola e qualche tratto della relativa discesa: niente di pericoloso se attraversate in un giro domenicale con qualche compagno di avventure, ma non oso immaginare farle a 40 km/h in un gruppone di esagitati alla Gf...
Altra piccola nota negativa della giornata è stata il mio Garmin che ha fatto un po' le bizze perdendo il segnale durante la discesa del Cerro e spegnendosi da solo un paio di volte...
Per il resto è stata una gran bella mattinata di ciclismo: 116 km e circa 1700 mt di dislivello in ottima compagnia :-)
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